Raro esempio di rifacimento da zero di un monumento in miniatura: la fortezza forlivese cara alla storia di Romagna, è stata tutta ricostruita completamente a mano.
Non tutti sanno che gli oltre 300 monumenti di Italia in Miniatura sono opere artigianali a tutti gli effetti. Infatti, a partire dalle prime 50 con le quali il parco aprì i battenti nel 1970, tutte le miniature sono interamente realizzate e decorate a mano e resistono all’aperto, per offrire un sontuoso panorama dell’Italia, sia sotto la pioggia che con il solleone, in barba al cambiamento climatico e alla furia degli elementi.
Può capitare, però, che la regolare manutenzione periodica, che prevede il rimessaggio a rotazione dei singoli monumenti ogni sei o sette anni, incappi in situazioni di estrema necessità – 54 anni all’aperto possono fare danni – e che serva ricorrere a estremi rimedi.
Il Castello di Ravaldino di Forlì mostrava il segno di inesorabili anni ed era considerato irrecuperabile. Fortunatamente, sono intervenuti i miniaturisti di Italia in Miniatura: un team giovanissimo e preparato che ha letteralmente ricostruito da zero la Rocca medievale, con perizia, pazienza e metodo artigianale: ovvero, rifacendo tutto, proprio tutto, con le mani.
Sono stati necessari diversi mesi, ma il simbolo della cittadella romagnola è tornato nel parco miniature, dove resterà per diverse decadi ancora, giusto in tempo per Pasqua. In fin dei conti sono proprio questi elementi - l’artigianalità e l’arte, la cura del verde, la fedeltà dei paesaggi, i corsi d’acqua, i trenini e i tanti easter-egg, micro animazioni a sorpresa che il pubblico attiva premendo decine di pulsanti, a rendere Italia in Miniatura un parco unico, che non solo racconta l’Italia, ma la ricostruisce e la mantiene con amore e tanta cura.
Le fasi della ricostruzione della Rocca di Ravaldino di Forlì sono raccontate nei reel dietro le quinte che spopolano su tutti i profili social di @italiainminiatura, sulle principali piattaforme.