SICILIA

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Teatro Greco - Siracusa

Il Teatro Greco di Siracusa è uno dei più grandi teatri del mondo ellenistico giunto fino a noi. Venne fatto costruire nel V sec. a.C. da Ierona I e vi si rappresentarono le tragedie di Eschilo e le commedie di Epicarmo.

Successivamente, sotto Ierone II, vennero aumentati i sedili per mezzo di conci di pietra che diedero al teatro oltre 15000 posti.

Sotto i romani, dal I al IV sec. d.C., il monumento assurse maggior splendore diventando carosello storico e archeologico. Ha forma più che semi circolare con un diametro di 138 m. ed è per intero scavato nella roccia.

San Giovanni degli Eremiti - Palermo

La chiesa di San Giovanni degli Eremiti fu eretta nel 1132 da Ruggero II il Normanno. È una delle opere più caratteristiche dell’architettura arabo-normanna di Palermo. La chiesa, posta nell’interno di un suggestivo giardinetto in via dei Benedettini, ha l’esterno a pareti nude e un campanile a monofore coperto da cupoletta e cupolette rigonfie colorate di rosso.

Nel suggestivo giardino, ove crescono piante esotiche, c’è un grazioso chiostro di epoca poco posteriore alla chiesa con archeggiatura acuta e colonnine binate.

Cattedrale di Messina

Il duomo di Messina fu edificato intorno al 1097 nel periodo normanno ma fu più volte rimaneggiato nel 1919 e dopo il 1943. La facciata conserva l'antica parte più bassa a strisce di marmi policromi e di rilievi e i tre portali gotici di cui il centrale è del principio del Quattrocento.

Accanto al duomo fu costruito dall'architetto Valenti il campanile nel quale è incorporato il più grande orologio meccanico del mondo. Allo scoccare del mezzogiorno tutte le figure che sono collegate all'orologio, si muovono a turno: il leone ruggisce, il gallo canta, l'angelo vola, la Madonna benedice, appare Gesù, la colomba vola, appare una chiesa, appare la morte con la falce, passano i giorni e gira la luna.

Castello Ursino - Catania

Il Castello Ursino fu costruito dall’architetto Riccardo da Lentini nel 1239 per ordine di Federico II di Svezia. È una grandiosa mole quadrata con torri cilindriche angolari e cinta da un fossato, servì per lungo tempo a difendere la città sulla riva del mare.

Dalla fine del XIII sec. ospitò la corte Aragonese, poi Alfonso il Magnanimo e successivamente venne abitato dai vicerè d’Acuna, Gonzaga, Pignatelli e Vega. Nel 1669 fu in parte distrutto dalle lave, oggi, completamente ricostruito.

Monumento Ossario ai Garibaldini - Calatafimi

Sulla piana dove oggi sorge questo Ossario si tenne una delle battaglie più importanti del nostro risorgimento. I Mille di Garibaldi erano salpati da Quarto la notte fra il 5 e il 6 Maggio del 1860 e sbarcarono l’11 a Marsala. Quello di Calatafimi (15 Maggio 1860) fu il primo scontro fra le "camice rosse" e le truppe borboniche.

Schiere di "Picciotti" erano corse ad ingrossare le file del piccolo esercito Garibaldino e questo, nonostante le difficoltà presentate dal terreno, dopo una sanguinosa serie di attacchi riuscì ad aprirsi la starda, costringendo le truppe regie a battere in ritirata.

Valle di Templi - Agrigento

Tempio di Giunone: sorge solitario ed imponente sopra l’altura che sovrasta la Valle. Eretto verso la metà del V sec. a.C., ripete le forme del tempio della Concordia. Conserva tutte le 34 colonne, col loro architrave nel lato nord e parte del lato est. I massi della cella sono arrossati per l’incendio del 406 a.C.
Tempio della Concordia: Eretto fra il 450 e il 440 a.C. (l’unico rimasto intatto), esostilo perittero con 34 colonne perimetrali e 4 interne ad ornamento del Naos, il Tempio deve la sua conservazione al riadattamento a Chiesa Cristiana avvenuto nel VI sec. Questo riadattamento comportò alterazioni e distruzioni poiché il Tempio dovette essere privato di tutto ciò che era pagano (statue, altorilievi, policromie); inoltre furono abbattute le mura che delimitavano la cella, invertito l’orientamento e aperte arcate e nicchie. Nel 1748 furono ripristinate le originarie strutture.


Tempio di Ercole: Risale al periodo aureo dell’arcaismo greco (520 a.C.). Di stile dorico, esso era di maggiori dimensioni rispetto a quello della Concordia e ricco di rivestimenti, statue e pitture. Nella cella, in doppia antis, si notano ripartizioni operate dai romani.


Resti del tempio dei Dioscuri: I resti di questo meraviglioso tempio dedicato ai Dioscuri (i due figli di Zeus: Castore e Polluce), sono una chiara testimonianza dello splendore della civiltà greca, che ha lasciato la sua impronta anche in Italia.


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