Albenga fino dall’antichità fu una ricca e fiorente città. Il suo porto cui arrivavano e dal quale partivano le merci per il Piemonte destò l’attenzione non troppo benevola di Genova. La lotta impari si concluse con la sottomissione a quest’ultima nel 1250. Il centro mantiene però ancora l’impronta dei secoli d’oro, cosicché arrivati ad Albenga ci si imbatte piacevolmente nella presenza di rosseggianti torrioni.
La Torre Civica e il retrostante Palazzo Vecchio del Comune sono oggi il risultato di numerosi restauri che li hanno riportati allo stato originario. La torre costruita tra il XIII e il XIV sec. è la più alta della Città. Il Palazzo Vecchio del Comune ha una bella merlatura ghibellina mentre la Loggia Comunale a pianterreno fu manipolata e ricostruita nel 1421.
Si tratta del più grande complesso portuale italiano; gli specchi acquei misurano 395 ettari e le aree a terra 216 ettari. Nei 7 bacini si ha uno sviluppo di pontili e banchine che consente l’accosto di 200 navi, di cui 100 in grado di compiere contemporaneamente operazioni di sbarco e imbarco. Notevoli sono anche le attrezzature per i vari servizi e i magazzini: grandi silos granari e vinicoli e depositi per oli minerali.
Questo grande sviluppo è dovuto al fatto che Genova è l’unico porto italiano che, per la sua posizione geo-economica, viene automaticamente inserito nelle correnti di attraversamento del Mediterraneo fra l’olre Gibilterra e l’oltre Suez e al fatto che fra i porti del Mediterraneo si presenta, per la sua posizione centrale, come il naturale sbocco meridionale della CEE. Anche qui le animazioni riprodotte sono dotate di un programmatore con memoria.
Esso controlla 4 locomotive, i cui movimenti sono a due a due compatibili. Il comando, inoltre, si estende alle gru, la cui azione completa rende ancor più reale il quadro.
Si leva alle estremità del Porto con un’altezza di 76 m. Nelle forme attuali risale al 1543 ed è diventata il simbolo della Città. È possibile salirvi e la vista dall’alto si estende dal promontorio di Portofino a Capo Verde.
Il borgo di Portovenere si trova tutto recinto tra le poderose mura, le scalette dritte e ripide collegano il borgo superiore a quello inferiore, il Castello e le case-torri, si allungano con più dolce pendio fino alla spianata di fronte alla chiesa di S. Pietro. Questa è la zona più antica del paese, la sua storia si perde in leggenda.
La chiesa di S. Pietro è composta da due corpi ben distinti uniti in epoca recente da due arconi falsogotici. Il primo corpo è formato da un’intera abside e dal resto di una pavimentazione appartenenti ad una primitiva chiesetta del V sec. Il secondo corpo è composto da una costruzione gotica tipica della Riviera di Levante con pietre a strisce bianche e nere.